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Centoventi di Centoventi: grazie Helsinki!

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Alla fine anche questo momento è arrivato. I centoventi giorni si sono conclusi e io sono tornata a casa arricchita e con un bagaglio di esperienze e di emozioni che mai avrei immaginato di collezionare. Tirando le somme, ci sono un paio di cose che mi sento di dire: Mi mancherai Helsinki. Mi mancheranno i tuoi semafori rumorosi, lo sferragliare dei tram, i vagoni rossi della metropolitana e i trasporti sempre puntuali. Mi mancherà camminare per le tue strade, perdermi nel supermercato di Stockmann, rimanere incantata davanti alle vetrine dei tuoi negozi di arredamento. Mi mancheranno la pulla, il korvapuusti e il glögi. Mi mancherà vedere sorgere il sole (quando si palesava) mentre seguivo le lezioni di Arto. Mi mancherà studiare al settimo piano della biblioteca con vista sulle cupole verdi della cattedrale. Guarda, forse mi mancherà anche l’Unicafe con le carote grattugiate e il pesce impanato. Mi mancherà addirittura la brodaglia che voi chiamate caffè e alla quale ho finito p

Lapponia: quando i sogni diventano realtà

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È difficile scrivere questo post, molto più di quanto mi sarei aspettata. Ho provato talmente tante emozioni nel corso di questo viaggio che pensavo sarebbe stato semplice far scorrere fiumi e fiumi di parole e invece no. Sono tutte qui, nascoste da qualche parte dentro di me e io non so davvero come farle uscire, come poter trasmettere almeno la metà di ciò che i miei occhi hanno visto, di ciò che la Lapponia – ma soprattutto le persone che hanno condiviso tutto ciò con me – mi hanno regalato. Sicuramente sembrerò retorica, ma davvero ho provato già diverse volte a mettermi davanti al computer e a scrivere qualcosa, senza mai riuscirci, senza avere la sensazione di dire solo banalità.  Nelle foto di Instagram delle persone che erano in viaggio con me spopolava l’hashtag #onceinalifetime, ed effettivamente un viaggio in Lapponia è una cosa che si fa una sola volta nella vita (o forse no, chi lo sa?). Per questo ancora non realizzo di esserci stata, di aver visto quelle distese i

La ricetta della felicità: la neve e una torta di carote

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Un po' a sorpresa, forse con un po' di anticipo, il fatidico giorno è arrivato: la prima neve a Helsinki. Nessuno ci sperava davvero, eravamo convinti che le previsioni fossero un po' troppo pessimiste e invece eccoci qui: i tetti iniziano ad imbiancarsi e i fiocchi di neve volteggiano nell'aria fredda. Sicuramente è soltanto una nevicata straordinaria e questa neve non durerà molto, però si può sentire l'eccitazione nell'aria. La bacheca di Facebook è intasata di foto, i gruppi di Whatsapp sono impazziti, qualcuno ha già improvvisato i primi pupazzi. Sono queste in fondo le circostanze in cui tutti ci riscopriamo un po' bambini, quando ci incantiamo a guardare fuori dalla finestra, oppure ci infiliamo di corsa stivali e guanti e corriamo fuori casa. Poi ci siamo noi, che abbiamo deciso di preparare una torta. Una torta di carote per la precisione. Per sentirci un po' a casa, per far sapere all'inverno che, se sta davvero arrivando, noi siamo pr

Road trip: un cottage "in the middle of nowhere"

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Il nostro viaggio inizia di fianco alla Stazione Centrale, con un furgoncino nero e un the caldo tra le mani. Ci aspetta la Finlandia più vera e incontaminata, mai mi sarei aspettata qualcosa del genere. Il nostro cottage è esattamente in the middle of nowhere e no, non sto semplicemente citando una canzone. È davvero sperduto in mezzo al bosco, ad almeno quattro chilometri dalla strada principale, a venti dalla città più vicina.  C’è una casetta di legno con il patio, un molo che si affaccia sul lago e un dondolo. Poi c’è la sauna (poteva mancare?) e una barchetta verde. E poi non c’è realmente nient’altro, la nostra macchina è l’unico segno di civiltà, oltre agli smartphone ovviamente, quelli ci sono e scattano foto di ogni angolo, di ogni foglia, di ogni sfumatura. Sembriamo dei bambini la mattina di Natale e, credetemi, non esagero quando dico che non ho mai visto nulla di simile. L’acqua del lago è immobile, scura, quasi magnetica. Gli alberi sono ovunque, circondano

Fazer factory: eat chocolate until you die

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Mi scuso per la latitanza ma le cose da fare sono tante e la maggior parte di queste non sono molto interessanti. Ad esempio studiare, andare a lezione o fare esami. Sì perché faccio anche questo, oltre che vedere posti e fotografare tramonti. Un fatto degno di nota in realtà c'è stato: sto parlando della mia visita alla fabbrica di cioccolato Fazer. Si tratta della marca di cioccolato più famosa e diffusa qui in Finlandia e, guarda caso, si trova proprio ad un passo da Helsinki. È stata fondata da Karl Fazer nel 1891, all'inizio come una semplice caffetteria che serviva cioccolata calda e dolci (abbastanza inusuale per la Finlandia dell'epoca). A poco a poco l'impresa familiare si è accresciuta, fino a diventare l'azienda di successo che è oggi. Iconico è il loro "Blue Wrapper", il cioccolato al latte nella sua inconfondibile carta blu. La guida ci spiega che la fabbrica produce circa 100.000 chili di cioccolato ogni giorno e che in media un finl

Nuuksio National Park: laghi e silenzio

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Nuuksio è solo uno degli innumerevoli parchi naturali della Finlandia. Per nostra fortuna si trova a portata di mano, anzi di treno, a soli 40 minuti dal centro.  Allora ecco l'ennesima sveglia che suona quando proprio non ne vorresti sapere, gli occhi sono ancora pesanti e il letto ti chiama a sé, ma quando mi ricapita di vedere questi luoghi? Quindi, con la poca forza che riesco a trovare, accendo il fornello sotto la Moka; già la giornata prende un'altra piega. Una volta arrivata alla stazione devo lottare con l'incomprensibile sistema dei biglietti dei trasporti finlandesi; spero, entro quattro mesi, di riuscire a carpirne il segreto funzionamento. Insomma, riusciamo finalmente ad arrivare al parco e a inoltrarci nel bosco. Questo, effettivamente, troviamo: distese di boschi da ogni parte, a perdita d'occhio. È uno spettacolo magnifico: gli alberi si susseguono, interrotti solo da qualche lago. Non a caso la Finlandia viene definita "la Terra dei laghi&

Il monumento di Sibelius e i tramonti di Helsinki

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Ormai ho capito che Helsinki, o almeno il suo centro nevralgico, non è poi così grande. È un attimo ed il tram numero 4 ci porta al parco che ospita il Passo Musicae , un monumento dedicato al compositore finlandese Jean Sibelius. Ovviamente piove, anche questa volta. Però ormai ho imparato ad apprezzare la pioggia e la bellissima luce che regala, fa sembrare tutto come avvolto da una bolla. Questo monumento così particolare non fa eccezione, sospeso a mezz'aria con quelle che dovrebbero essere, o almeno a me ricordano, delle canne d'organo. Siamo avvolti dal silenzio, possiamo fermarci e scattare foto da mille diverse angolazioni; poi però ecco arrivare una comitiva di giapponesi e fine della magia: prendono d'assalto l'opera d'arte e non lasciano più spazio all'immaginazione. Ma questa città non smette mai di sorprendere e ci rendiamo conto che proprio alle nostre spalle si trova il Cafè Regatta, uno dei luoghi più suggestivi che ho potuto vedere a